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DOGORA

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En 1996, Etienne Perruchon compose les premières chansons en « Dogorien » pour le spectacle de la compagnie Brozzoni « éléments moins performants » de Peter Turini.

En 2000, la ville de Chambéry et l'Ecole Nationale de Musique de Chambéry commandent au compositeur une œuvre grandiose et fédératrice pour fêter le passage à l'an 2000. Etienne Perruchon avait toujours imaginé orchestrer ses chansons en Dogorien il décida donc d'écrire DOGORA, une cantate pour chœur mixte, chœur d'enfants et orchestre symphonique.

L'œuvre durait 28 minutes et un CD avait été réalisé par la ville de Chambéry pour témoigner de cet évènement qui avait bouleversé des milliers de spectateurs réunis pour un unique concert.

Alors que ces spectateurs venaient de nombreux pays différents, chacun reconnaissait un peu de sa langue d'origine dans ce curieux langage. Le Dogorien était devenu un peu un espéranto ressenti.

Voir un extrait de Dogora filmé à Vaison la Romaine

Nel 1996 Etienne Perruchon compone le prime canzoni in "Dogoriano"  per lo spettacolo della Compagnia Brozzoni "Elementi meno performanti" di Peter Turini .

Nel 2000 la città di Chambéry e la Scuola Nazionale di Musica di Chambéry comandano al compositore un'opera grandiosa per festeggiare il passaggio al ventunesimo secolo .  Etienne Perruchon aveva sempre immaginato di orchestrare le sue canzoni in Dogoriano ; deciderà dunque di comporre DOGORA , una cantata per coro misto , coro di voci bianche e orchestra sinfonica.

L'opera , della durata di 28 minuti , viene raccolta in un cd , prodotto dalla città di Chambéry , per testimoniare quanto lo spettacolo avesse affascinato e stupito un pubblico di migliaia di persone , riunite per un unico concerto .
Dato che gli spettatori provenivano da paesi differenti , ciascuno ha riconosciuto qualche tratto della propria lingua d'origine  in questo curioso "dogoriano" . Questa nuova lingua era diventata un po' come una speranza condivisa .

Quando il regista Patrice Leconte viene a conoscenza di DOGORA  nella sua prima versione di 28minuti , propone ad Etienne di unire la sua musica alle sue immagini girate in Cambogia. Si realizza cosi  un sogno del compositore . L'entusiasmo del regista per l'opera non fa che accentuare l'emozione e il desiderio di Etienne Perruchon .


Un film poteva essere cosi realizzato se l'opera fosse stata riscritta per l'occasione , nella durata di 70 miniti .

Etienne Perruchon si è dedicato a questa nuova composizione con un fervore fuori dal comune , cosi in eccitazione per il progetto proposto da Leconte : realizzare un film musicale senza attori e senza sceneggiatura , con una sola guida , la musica .

La partitura .

"Sono sempre stato attento al rapporto tra il testo e la musica . La musicalità delle parole mi ispira , induce un senso alla musica .
E' per questo che , dopo aver lavorato a diverse canzoni con dei parolieri , su racconti messi in musica e su altre cose, ho inventato una lingua immaginaria , che raggruppa tutte le influenze fonetiche europee  . Mi sono ispirato alle consonanze dei suoni per generare un linguaggio immaginario , un "trompe-l'oreille" .

La melodia delle parole doveva essere cosi forte da dare un senso alle frasi  .
Ho costruito dei ritornelli , delle strofe, dei leitmotive che ritornavano come delle parole chiave per formare un discorso coerente che si potesse leggere come un vero linguaggio .
Il Dogoriano permette agli interpreti e agli spettatori di tutte le religioni e di tutte le culture di dare un senso personale ed universale a questi canti . "

Etienne Perruchon

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